sapere

sapere
1sa·pé·re
v.tr. e intr. (io so) FO
1a. v.tr., essere, venire a conoscenza di qcs., averne notizia: ho saputo che sei stato in America, sono felice di saperla serena, hai saputo di Maria?, si può sapere cosa vuoi?; non sapere più nulla, niente di qcn.: non avere più sue notizie
1b. v.tr., in loc.pragm.: ne so quanto prima: dopo aver ricevuto risposte vaghe o incomplete; non si sa mai: per indicare incertezza o precauzione; sai una cosa?: desideri che te la dica?; lei non sa chi sono io!: in tono di minaccia o presunzione; sappi, sappiate che: per introdurre un'ammonizione o esprimere con risolutezza la propria posizione; sai, sa, sapete, devi, deve, dovete sapere: per introdurre una spiegazione, un racconto o per richiamare l'attenzione; se sapessi, se sapeste: per descrivere con enfasi la straordinarietà di qcs.; a saperlo, ad averlo saputo: per esprimere rincrescimento per un'occasione perduta; per chi non lo sapesse: per sottolineare ciò che si sta per dire; Dio solo sa: nessuno lo sa; sa il cielo: per avvalorare un'affermazione o esprimere perplessità; che io sappia, per quanto ne so: con valore limitativo; come sapete, si sa, sai com'è, sapete bene, meglio di me: con valore pleonastico o per sottolineare l'ovvietà di ciò che si sta per dire; ti, vi basti sapere che: per evidenziare il fatto più significativo fra tanti o per dare un'idea precisa di qcn. o qcs.
2a. v.tr., avere nozioni e cognizioni su qcs. acquisite con lo studio, l'apprendimento: sapere la storia, le regole di matematica; sapere a menadito, per filo e per segno
Sinonimi: conoscere.
2b. v.tr., avere nozioni e cognizioni su qcs. acquisite con l'esperienza, la pratica: sapere il mestiere, il gioco degli scacchi, non so la strada
Sinonimi: conoscere.
3. v.tr., capire chiaramente, essere cosciente, rendersi conto di qcs.: sa bene che non dovrebbe comportarsi così | aver già deciso, non avere dubbi: sa lui come fare; sapere ciò, quello che si vuole: avere le idee chiare, essere determinato; non sapere come, che, cosa fare, farci, dire: per manifestare incertezza, incapacità di decisione; non saprei: come risposta, spec. usata per evitare di prendere una decisione; non sapere quel che si fa, si dice: non rendersi conto, non avere consapevolezza delle proprie azioni | capire: non so come possa essersi laureato, non so se è sincero | in loc.pragm. lo sapevo, si sapeva: per indicare che si poteva o doveva prevedere ciò che è accaduto; sai, sa, sapete, in fine di frase, per rafforzare un tono di stizza o minaccia: ti ho sentito, sai?, mi sono stufata, sapete!
Sinonimi: avere presente, capire.
4a. con valore di verbo modale, seguito da un verbo all'infinito, essere in grado di fare qcs., essere capace, riuscire a farla: saper nuotare, ballare; non sapersi controllare; non so leggerlo o non lo so leggere; non sapersi vestire: non avere gusto e senso estetico per l'abbigliamento | in loc.pragm. mi saprai, saprete dire: per invitare qcn. a fare un'esperienza che risulterà proprio come è stata descritta; sappimi dire: fammi sapere, tienimi informato
Sinonimi: riuscire.
4b. con valore di verbo modale, in frasi negative enfatiche per esprimere incredulità e stupore, potere, riuscire: non so credere, non so capacitarmi o non mi so capacitare
4c. v.tr., unito a particelle clitiche forma costrutti verbali: saperla raccontare, saper mentire molto bene
5. v.intr. (avere) essere colto, esperto: un uomo che sa; sapere di letteratura, di musica
6. v.intr. (avere) emanare odore o avere sapore: sapere di tappo, di bruciato, una minestra che sa di poco | sapere di buono: avere un odore gradevole; sapere di secco: di vino, avere sapore di legno per la permanenza in una botte rimasta a lungo vuota
7. v.intr. (avere) fig., sembrare, dare una certa impressione: una cortesia che sa di falsità, un affare che sa di losco | in loc.pragm. mi sa: mi sembra, ho l'impressione; mi sa male: mi dispiace o mi sembra brutto, mal fatto; mi sa meglio: preferisco
Sinonimi: puzzare.
8. v.intr. (avere) LE con il compl. di limitazione, avere esperienza di qcs.: del mondo seppi (Dante), dovresti sapere delle cose del mondo (Boccaccio) | conoscere: 'l celebrato onore chi non sa della Medica famiglia (Poliziano)
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VARIANTI: 1savere.
DATA: 960.
ETIMO: lat. sapĕre propr. "aver sapore".
NOTA GRAMMATICALE: presenta eccezioni nell'ind. pres. so, sai, sa, sappiamo, sapete, sanno, nel pass.rem. seppi, sapesti, seppe, seppero, nell'ind. fut. saprò, ecc., nel congt. pres. sappia, sappiamo, sappiate, sappiano, nel cond. pres. saprei, ecc., nell'imp. sappi, sappiate, nel p.pres. sapiente usato ormai solo con valore di aggettivo o sostantivo; forme ant. e letterarie: nell'ind. pres. saccio, sappo, sao per so, sapi per sai, sape per sa, sapiamo, sapemo per sappiamo, sacciono per sanno, nell'ind. fut. saperò per saprò, ecc., nel congt. pres. saccia per sappia, ecc., nel cond. pres. saperei per saprei, ecc., nell'imp. sacci per sappi, nel ger. pres. sapiendo, sappiendo per sapendo; come verbo modale seguito da infinito prende l'ausiliare del verbo a cui si accompagna: non ho saputo rispondere, non sono saputo tornare indietro; se il verbo a cui si accompagna è intransitivo, qualunque sia il suo ausiliare, può costruirsi anche con avere: non ho saputo tornare indietro.
POLIREMATICHE:
saperci fare: loc.v. CO
sapere a memoria: loc.v. CO
sapere come il paternostro: loc.v. CO
sapere come l'avemaria: loc.v. CO
sapere di latino: loc.v. LE
sapere di sale: loc.v. LE
sapere dove il diavolo tiene la coda: loc.v. CO
sapere il conto proprio: loc.v. CO
sapere il fatto proprio: loc.v. CO
sapere nome e cognome: loc.v. CO
saperla lunga: loc.v. CO
saperne una più del diavolo: loc.v. CO
sapersi vendere: loc.v. CO
saper stare al mondo: loc.v. CO
saper tenere la penna in mano: loc.v. CO
saper vendere la propria merce: loc.v. CO
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2sa·pé·re
s.m.
1. CO solo sing., complesso delle conoscenze possedute, acquisite con lo studio o l'esperienza: uomo di gran sapere, l'umano sapere | LE con riferimento all'infinita sapienza di Dio: Colui lo cui saver tutto trascende (Dante)
Sinonimi: conoscenza.
2. OB LE solo sing., nella letteratura medievale cortese, insieme di qualità spirituali e pratiche che contraddistinguono coloro che vivono secondo le leggi d'Amore: or che è più bello in donna che savere? (Dante)
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VARIANTI: 2savere.
DATA: fine XII sec.
ETIMO: der. di 1sapere; nell'accez. 2 cfr. provenz. ant. saber.

Dizionario Italiano.

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